“RILANCIAMO IL PD DI CAPANNORI CON UN CONGRESSO STRAORDINARIO”

Il rilancio del Partito Democratico di Capannori può passare soltanto da un congresso straordinario. Questa la posizione dei quattro assessori (Luca Menesini, Lara Pizza, Gabriele Bove, Claudio Ghilardi), dei otto consiglieri comunali, di quattro coordinatori di circolo autosospesi dal luglio scorso e dei quattro membri dimissionari della segreteria. Per tutti loro, ad oggi, esiste un’unica strada perché il Pd capannorese torni unito e capace di sostenere l’azione amministrativa del Comune, dove costituisce la forza politica principale. La soluzione è l’azzeramento totale delle cariche esistenti, vale a dire segretario, assemblea comunale e coordinatori di circolo, per poi provvedere alla rielezione degli organismi del partito attraverso lo strumento più democratico del partito stesso: il congresso. Un serio e importante confronto con gli iscritti, gli elettori e i simpatizzanti del Partito Democratico a cui – secondo i richiedenti – si dovrà arrivare con una gestione del partito super partes da oggi fino alla data del congresso. Una presa di posizione forte, ma motivata dallo stallo in cui da oltre un anno imperversa il Pd di Capannori. “Il Pd di Capannori è fermo, completamente – dicono assessori, consiglieri e ex membri della segreteria -. Occorre azzerare tutto, con una gestione esterna rispetto a una gestione ormai delegittimata da oltre due mesi, per poi rilanciare con il congresso un nuovo Pd capannorese, in grado di affrontare con responsabilità e serietà gli impegni importanti che ci siamo assunti, ci assumiamo e ci assumeremo con i cittadini. Il Paese sta attraversando una situazione economica complessa, non è il momento per un partito di governo – e sottolineiamo che siamo e vogliamo continuare a essere un partito di governo – di stare a perdersi in beghe interne che non interessano a nessuno. Non vogliamo più perdere tempo, non vogliamo più tentennamenti. Vogliamo un Pd unito, forte e che si occupi del territorio, dei cittadini. Per questo chiediamo un congresso straordinario con cui rinnovare il partito per permettergli di avere un’assemblea che sappia decidere, un segretario che sappia rappresentare tutti. Ad oggi il Pd di Capannori sa soltanto guardarsi l’ombelico. Ed è inutile, improduttivo, insensato. La nostra richiesta poggia su una situazione di paralisi che ostacola anche l’operato dell’amministrazione: in consiglio comunale non si rispettano le decisioni dell’assemblea comunale del partito e dell’intera coalizione perché ci sono persone che portano avanti una battaglia personale in barba al partito che li ha candidati e agli impegni presi con gli elettori nella precedente campagna elettorale. Il segretario Angelo Fruzzetti, di fronte alle dimissioni di metà segreteria e all’autosospensione di assessori e consiglieri ha risposto con un muro di gomma, ignorando le questione che ponevamo. Non ultima è la vicenda legata alla tessera del sindaco. E’ evidente che non è più tempo di chiacchiere. E’ l’ora che si ricostruisca un Pd adeguato al ruolo di forza di governo che a Capannori ricopre da quando è nato, che sappia proporre nuove prospettive e nuovi orizzonti per l’intera comunità di Capannori”.