Oltre 500 proposte sono arrivate dai cittadini sulla progettazione urbanistica. I cittadini di Capannori vogliono partecipare alla realizzazione di opere pubbliche

Oltre 500 i suggerimenti provenienti dai cittadini coinvolti nel progetto di “Urbanistica Partecipata”, portato avanti dall’amministrazione comunale con oltre 30 assemblee sul territorio.
C’è chi è disposto a cedere un po’ del suo terreno per realizzare una nuova rotonda sul viale Europa a Marlia e chi, invece, propone di mettere la sua terra a disposizione dell’amministrazione comunale per creare una pista ciclabile che colleghi un parcheggio pubblico di Marlia al parco fluviale di Lucca.
Oltre a una grande partecipazione numerica, quindi, la comunità capannorese ha dato prova di una partecipazione di qualità. Adesso le ipotesi di pianificazione urbanistica pervenute dal territorio saranno valutate dagli uffici competenti. Perché una proposta trovi accoglimento, infatti, dovrà risultare in linea con gli indirizzi votati unanimemente dal consiglio comunale e sostenibili dal punto di vista tecnico.
Per illustrare ai cittadini le varie proposte, il vicesindaco Luca Menesini e l’assessore all’urbanistica Claudio Ghilardi organizzeranno tre incontri (per le frazioni del centro, del nord e del sud di Capannori), nel mese di settembre.
“Molte delle proposte pervenute sono interessanti – dicono Menesini e Ghilardi – perché in linea con la nostra azione amministrativa di questi anni. Il cittadino che cede al Comune un pezzo della sua proprietà per realizzarci un’opera pubblica dimostra quanto una cultura del rispetto e dell’importanza dei beni comuni si sia radicata sul territorio. Inoltre, anche le richieste di ristrutturazione di immobili già esistenti sono state presentate con allegati progetti di edilizia sostenibile, così come richiedono gli indirizzi della nostra amministrazione. Per quanto riguarda le nuove edificazioni, le decisioni saranno assunte tenendo conto delle previsioni già esistenti nel regolamento urbanistico e ancora non edificate, delle potenzialità di recupero e dell’invenduto. Questo quadro ci denota che il tessuto sociale, culturale ed economico di Capannori è dinamico e attivo. Associazioni, imprenditori, cittadini hanno scelto di contribuire alla progettazione del territorio, anche proponendo soluzioni che sottolineano quanto il pubblico sia una sfera di rilievo per la qualità della vita della comunità, più che del privato. A seguito di una prima istruttoria tecnica, analizzeremo e valuteremo con serietà ogni suggerimento pervenuto. Intanto, possiamo già affermare che a disegnare il prossimo assetto di Capannori sono stati i cittadini e di questo li ringraziamo”.